10# Le tombe Neanderthal

La storia del continente europeo dalla preistoria a oggi

10# Le tombe Neanderthal

Tomba in pietra

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Bene, nella scorsa puntata abbiamo parlato del lutto e del concetto di morte per i Neanderthal e oggi parliamo delle tombe e dei riti funebri neanderthaliani.

 

Tombe Neanderthal in Italia

Prima di tutto: non sono mai state trovate tombe di Neanderthal in Italia, almeno fino ad oggi.

Per molto tempo si è pensato che ci fossero ma recenti studi hanno dimostrato che le supposte tombe, ossia gli scheletri ritrovati in posizioni che potevano apparire rituali, non erano altro che casualità: erano stati dei carnivori a portare i corpi di Neanderthal nelle caverne allo scopo di mangiarli agevolmente, non c’era quindi alcuna intenzionalità da parte dei Neanderthal stessi (evidentemente neanche di essere mangiati!).

Questo lo sappiamo dai segni di scarnificazione presenti sulle ossa: questi segni sono stati inizialmente scambiati per cannibalismo, ma l’ipotesi è stata poi scartata, dato che i segni corrispondono a quelli lasciati da carnivori estinti su ossa fossili di erbivori anche loro estinti.
In queste caverne poi sono spesso presenti anche diversi coproliti, ossia feci fossili, di carnivori.. chiaramente queste non erano una tombe ma tane di predatori!

Esempi di questi avanzi di pasto/tane sono la Buca del Tasso in Toscana e la Grotta del Fossellone al Circeo.

 

I Neanderthal erano cannibali?

Sempre in Italia è noto il caso della Grotta Guattari del Monte Circeo.
Qui sono stati ritrovati negli anni diversi resti fossili di Neanderthal: ad oggi, 2021, sarebbero in tutto i resti di ben 11 individui.

Il primo ritrovamento nella grotta risale al 24 febbraio 1939: venne trovato un teschio quasi completo di Neanderthal. Questo cranio presentava il forame magno o foro occipitale (che poi sarebbe base della scatola cranica dove la stessa entra in comunicazione con la colonna vertebrale) allargato artificialmente: qualcuno lo aveva allargato probabilmente per estrarre e mangiare il cervello.

Questa prima ipotesi scatenò una grande polemica: il Neanderthal era forse cannibale?

Prima di andare avanti devo fare una precisazione..

Ricordiamoci tutti che, film horror americani di dubbio gusto a parte, il cannibalismo per scopi nutritivi è rarissimo e solitamente è motivato da situazioni estreme: si tratta di un tabù culturale troppo forte per essere superato con leggerezza, inoltre è presente trasversalmente in tutte le culture (infatti ha solide motivazioni biologiche).

“Eh, ma io ho letto che la popolazione tale era cannibale..?”..

Molte popolazioni antiche sono state descritte come cannibali dai loro nemici per motivi denigratori: ad esempio i romani accusarono i cristiani di essere cannibali e i cristiani mossero, secoli dopo, la stessa accusa agli ebrei!

Certamente il cannibalismo è esistito nella storia umana ma mai in forma comune, ossia ho fame e mi pappo il vicino di casa invece di un pollo! Semmai sto morendo di fame, il mio vicino muore prima di me e io me lo pappo.. e questo caso specifico pare documentato in alcuni casi tra i Neanderthal: come nei resti di Baume Moula-Guercy in Francia.

Il cannibalismo nella storia umana è stato più spesso rituale, legato a pratiche magiche, come il fatto di mangiare parti di nemici allo scopo di carpirne la forza o l’anima. Allo stesso modo è esistito e, secondo alcuni esiste ancora, il cannibalismo rituale legato ai riti di sepoltura: mangiare parti dei morti, come le ossa polverizzate, in preparazioni varie, allo scopo di far continuare a vivere il defunto.

E proprio questo si pensava fosse accaduto nel caso del cranio della Grotta Guattari: un cannibalismo rituale.
Studi successivi hanno però dimostrato che la spiegazione era molto più semplice: la grotta era stata la tana di iene, i segni sul cranio del Neanderthal corrispondono, infatti, a quelli lasciati sulle ossa di altri resti di animali estinti trovati nel medesimo luogo.. e a lasciare i segni erano stati denti di iena!
D’altronde ancora oggi le iene hanno questo comportamento: portano nelle tane le ossa più grandi o le teste gli animali che trovano morti per spolparle con tutta calma al riparo da altri predatori!

 

Le tombe Neanderthal in Francia

La maggioranza delle tombe di Neanderthal sono state trovate in Francia e nel Vicino Oriente: dato che questo blog/podcast parla della storia d’Europa ci concentreremo sulle tombe trovate in territorio francese.

Uno dei primi ritrovamenti di tombe di Neanderthal risale al 1908, nella grotta di La Chapelle-aux-Saints. L’anno dopo a Le Moustier (Dordogna) venne trovata la tomba di un ragazzo e nel 1914, sempre nello stesso luogo, due tombe una di un bambino e l’altra vuota.
Sempre in Dordogna tra il 1909 e il 1921 sono state trovate diverse tombe tra cui quella di un uomo e una donna adulti e diversi bambini.

 

Fiori sulle tombe?

Nelle tombe del Vicino Oriente sono state trovate tracce di pollini, fatto che ha fatto supporre che i corpi fossero stati deposti su letti di fiori (fiori, tra l’altro, scelti tra i più colorati); nelle tombe francesi invece non c’è invece traccia di pollini.
Di fatto queste suggestive supposizioni non sono altro che questo: supposizioni! Non possiamo sapere se i fiori (o meglio i pollini!) fossero finiti nella grotta per caso, ad esempio spinti dal vento, o portati volontariamente.

Come detto nella puntata scorsa dobbiamo fare attenzione ad immaginare e ricostruire il passato basandoci sulla nostra esperienza: ricordate che noi portiamo fiori ai nostri defunti ma molti altri popoli oggi presenti sul pianeta non lo fanno.. molti altri usano pietre, candele, incensi, frutta, cibo, oggetti di uso comune, stoffe, sabbia, ecc.

 

Chi meritava una sepoltura tra i Neanderthal?

Sulla base dei ritrovamenti effettuati fino ad oggi le tombe nei Neanderthal sono una rarità non la norma. O almeno lo sono questo genere di tombe: fosse in grotte, al riparo dagli agenti atmosferici.

In linea generale i morti seppelliti dentro delle caverne sono posti in fosse poco profonde (meno di mezzo metro) e i corpi sono posti su un lato con le gambe raccolte, spesso in posizione fetale.

Chi erano questi morti per meritare tanta attenzione, se davvero la sepoltura è un evento raro tra i Neanderthal?

Soprattutto adulti, più spesso uomini che donne. Sono però state trovate anche tante tombe di bambini e, in alcuni rari casi, di feti.

Generalmente si tratta di persone apparentemente sane, morte probabilmente in incidenti o di malattia, ma non di vecchiaia.
Sono poi presenti tombe di persone afflitte da malattie congenite che, probabilmente, rendevano loro difficile la vita quotidiana (e i cui handicap, forse, conferivano una sorta di aurea magica, come avverrà in molte popolazioni primitive vissute nel corso della storia umana).

Ad una prima occhiata, ma questa è un’idea che mi sono fatta io leggendo gli articoli e i saggi sui ritrovamenti funerari neanderthaliani, si direbbe che i Neanderthal seppellissero con riti funebri non solo coloro che ritenevano importanti ma anche coloro che non avevano concluso la loro vita.. mi spiego.

Uomini e donne adulti ma non anziani e in buona salute, alcuni chiaramente morti di morte violenta. Bambini anche molto piccoli.
Tutti individui che avevano, diremmo noi, tutta la vita davanti, morti insensate che non rientravano nella normale dinamica dell’esistenza. Ingiustizie del destino.

Questo spiegherebbe la presenza di un minore numero di donne rispetto a quello degli uomini nelle tombe: certamente molte donne morivano di parto ed è ragionevole pensare che questo fosse considerato normale nel mondo dei Neanderthal.
Vediamo di contestualizzare il tutto.
In una società con un’altissima mortalità nelle puerpere, una donna (anche giovane) che muore di parto può essere ragionevolmente considerata una persona ormai alla fine naturale della sua esistenza. All’opposto, nella medesima società, una donna che muore al di fuori del parto o prima di aver avuto almeno un figlio può essere vista come una perdita insensata e irreparabile (e un enorme danno per il gruppo).

Questo spiegherebbe anche l’alto numero di tombe di bambini: la mortalità infantile doveva essere altissima tra i Neanderthal e ogni bambino morto un duro colpo per la sopravvivenza stessa della comunità.. non è difficile quindi immaginare perché li seppellissero. Forse era un modo per ridarli alla terra, alla natura, per una seconda chance, perché non avevano veramente vissuto.

Chissà..

Voi cosa ne pensate?

In ogni caso può benissimo essere che i Neanderthal avessero riti di sepoltura per tutti i morti: magari per coloro che morivano di morte diciamo, naturale, erano previsti differenti riti funebri, tecniche che non permettevano la fossilizzazione dei corpi e che, per questo, non hanno lasciato tracce archeologiche.

Per questo come per molto altro, probabilmente, la risposta non l’avremo mai.

Abbiamo parlato di lutto, tombe e morti.. è naturale quindi trattare di qualcosa che con tutto questo va a braccetto: l’omicidio.

 

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