29# Le tombe della valle di Boyne

La storia del continente europeo dalla preistoria a oggi

29# Le tombe della valle di Boyne

Newgrange in Irlanda

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Brú na Bóinne, ossia la valle di Boyne o la dimora di Boyne, nota anche come le tombe della valle di Boyne, nella bella Irlanda.
Si tratta di un complesso archeologico risalente al 3200 a.C. e che comprende oltre 90 monumenti neolitici realizzati da un’antichissima civiltà preceltica.

Tra i monumenti più importanti del complesso vi sono i tumuli di Newgrange, Knowth e Dowth: queste tre strutture sono tombe a corridoio, anzi come vedremo strutture funerarie, sopra cui sono state costruite grandi colline artificiali.

L’area complessiva occupata è di 7,8 km ed è sita nella valle del fiume Boyne in Irlanda, a circa 40 km da Dublino e vicinissima alle città di Slane (5 km) e Drogheda (8 km).

La valle di Boyne è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993.

 

Le molte vite della valle di Boyne

Il complesso della valle di Boyne ebbe molte vite.

Prima della costruzione delle tombe qui vi era un insediamento realizzato da una ben organizzata civiltà contadina.

Dopo l’abbandono da parte dei suoi costruttori delle tombe, le infrastrutture della valle di Boyle vennero riutilizzati da popoli diversi nei secoli successivi che ne fruttarono la struttura per farne insediamenti fortificati.

Nel XII secolo quando, con l’arrivo dei Normanni, la zona venne affidata a ordini religiosi cristiani e divenne rurale: con il tempo la storia divenne leggenda e le antiche costruzioni dimenticate.

Nell’Ottocento si iniziò a studiare le strane e antiche strutture della valle di Boyne, ma gli scavi veri e propri iniziarono solo negli anni 60 del Novecento.

Gli scavi della valle di Boyne e i successivi studi degli anni 60 vennero condotti dall’archeologo irlandese Michael Joseph “Brian” O’Kelly e da sua moglie Claire.
A O’Kelly si deve anche una scoperta particolare. Sopra la porta di ingresso di Newgrange c’è una piccola apertura il cui scopo era sconosciuto: il 21 dicembre del 1967 O’Kelly dimostrò che l’apertura era lì posta perché nel giorno del solstizio di inverno i raggi del sole passassero dall’apertura illuminando la strada da percorrere per arrivare alla camera funeraria.
Comunque l’esimio professore non dovette lambiccarsi il cervello per fare questa scoperta ma, semplicemente, limitarsi a verificare quella che era un’antica leggenda popolare del luogo.

 

 

Le tre tombe a corridoio di Brú na Bóinne

Vista brevemente la storia della valle di Boyne, vediamo una ad una le sue strutture principali: Newgrange, Knowth e Dowth.

Descriverò con maggiori dettagli la più famosa, Newgrange: le tre strutture sono infatti molto simili, quindi nel descrivervi le altre mi limiterò ad evidenziare le differenze con Newgrange.

Newgrange

Newgrange ha una forma circolare con un diametro di 76 metri, un’altezza di 12 metri per una superficie totale di 4500m2: vista da fuori appare come un grande tumolo sormontato da una collina artificiale.

Il tumulo è circondato da una fila di pietre perimetrali, 97 in tutto, di cui una, quella posta di fronte all’entrata è interamente decorata con spirali.
Qui vi è incisa anche una decorazione a triplice spirare che è unica, si trova solo qui a Newgrange e in nessun altro monumento neolitico, anche se ricorda un po’ le decorazioni dei templi megalitici di Malta.

All’interno della struttura c’è un corridoio lungo 19 m che conduce ad una camera centrale con tre vani e un soffitto a volta alto 6 m: la camera risulta ancora oggi completamente impermeabile all’acqua. In ogni vano è presente una vasca in pietra al cui interno erano probabilmente posti i resti dei defunti cremati poi sepolti nel tumulo.

Come dicevamo sopra l’entrata vi è un’apertura quadrata che permette al sole di penetrare nel passaggio e di illuminare la via verso la camera mortuaria nel giorno del solstizio d’inverno.

Knowth

Knowth è strutturalmente quasi identico sia all’interno che all’esterno a Newgrange, ma è più grande: questo tumulo ha un diametro di 95 metri, inoltre è circondato da 18 tumuli di minori dimensioni, in parte collegati.
Il corridoio che raggiunge la camera mortuaria principale, in tutto le camere sono due, è molto lungo: 40 metri in totale.

Knowth venne utilizzata per secoli dopo che i suoi originari costruttori l’avevano abbandonata: si continuò a lungo ad usarla come tomba per la cremazione dei defunti e in epoca più recente divenne anche un villaggio fortificato.

Anche qui vi era un fenomeno apertura/sole nel giorno del solstizio come a Newgrange, ma questo fenomeno non è più osservabile a causa delle numerose modifiche effettuate nel corso dei secoli, quando la struttura venne utilizzata come villaggio fortificato.

Dowth 

Questo tumulo ha un diametro di 85 metri e un totale di 115 pietre perimetrali.
Al suo interno vi sono due camere funerarie e vi sono inoltre alcune tombe esterne minori.

In generale questo tumulo è quello meno studiato.

Anche qui vi era un fenomeno apertura-sole nel giorno del solstizio come a Newgrange che, in questo caso, è ancora adesso visibile anche se meno famoso di quello di Newgrange.

 

newgrange-spirali

 

Oggi è possibile visitare queste tombe con visita guidata.

Chi volesse visitare i siti nel giorno del solstizio d’inverno può partecipare alla “lotteria del solstizio”: il premio è poter visitare Newgrange il 21 dicembre e vedere dal vivo la luce che indica il cammino verso la camera funeraria principale.
Per tutti gli altri il fenomeno viene simulato nel corso dell’anno con una luce artificiale.

 

Tombe o no? 

Ma, in definitiva, questi tumuli sono stati costruiti come tombe? Erano tombe?

Anche se sono stati trovati resti umani in questi luoghi, il fatto che originariamente fossero tombe vere e proprie è discusso dagli studiosi.
Certamente avevano a che fare con il culto dei morti, quindi una forma di religione più che un rito funebre vero e proprio, ma che fossero vere e proprie tombe non è certo.

In chiusura ci tengo a precisare un fatto che, forse, a molti di voi è sfuggito.

Queste grandiose strutture sono state realizzate abbiamo detto nel Neolitico, quindi 6 secoli prima delle piramidi dell’antico Egitto!! Rendiamoci quindi conto dell’antichità di questi monumenti.

Inoltre queste strutture hanno richiesto un’abilità tecnica non da poco per essere costruite: la civiltà che le ha realizzate era indubbiamente avanzata sia culturalmente che a livello organizzativo.. voglio dire: queste grandiose strutture, costruite a mano sotto colline artificiali, hanno attraversato la storia, oltre 5000 anni, per arrivare fino a noi!

E noi, con tutta la nostra tecnologia, i computer, la nostra tecnica, esperienza e forza lavoro fatta anche di macchine, costruiamo ponti e case che si sbriciolano senza motivo dopo pochi decenni!.. C’è da chiedersi: chi è la civiltà primitiva??!

Nella prossima puntata andremo a Malta alla scoperta dei suoi maestosi templi megalitici!

 

 

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